sabato 27 novembre 2010

street couture

La Cina oramai, come tutti sappiamo, si sta impadronendo di tutto il mondo ed è la forza economica più potente, anche più dell'America. della crisi non dico niente, ormai mi sono rotta di sentire che c'è crisi, lo sanno tutti, pure gli scoiattoli. dopo una breve analisi economica dunque, che vede protagonista la Cina, penso che il nostro personaggio sia affascinato da uno stile ricercato, basic ed eclettico.è informato, ma è consapevole che le notizie che si leggono sui giornali sono talvolta manipolate e non tutta la verità ci viene sempre raccontata, quindi cerca altre fonti di informazione, tra cui internet, ovviamente, e libri di scrittori intellettuali che cercano di "cambiare" il mondo, spiegare nuove visioni, dare nuove informazioni. il nostro personaggio è attento al tutto ciò che è comunicazione e si colloca in un mercato di nicchia: visto che la Cina sarà pure la più grande potenza mondiale, o quasi, ma non ha la capacità di creare cose nuove, non ha creativi né creatività, ma sa solo copiare e vedere dove c'è il guadagno, il nostro glamper si muove verso quei brand che producono in Italia, a volte piccole quantità, è attento alla qualità, è informato e ha a cuore il tema dell'ambiente. così si trova un distacco verso una potenza che non fa altro che produrre ciò che noi progettiamo. piccoli negozietti ricercati, tessuti nuovi e tecnologici, brand rispettosi dell'ambiente e attenti. nasce da questa analisi uno stile raffinato, chic, basic ma confortevole e comodo. inoltre ci si rende conto che è necessario fare qualche passo indietro. ormai la moda lancia almeno 4/6 collezioni l'anno...eravamo partiti da 2 giusto? autunno/inverno, primavera/estate. ebbene. il nostro glamper è orientato verso una visione più cauta e rilassata, compra abiti che possano durare nel tempo, grazie anche alla qualità, e ricerca, in stile "romanticissimo" abiti unisex, dunque da condividere. va alla ricerca nei mercatini e nelle piccole vie nascoste delle città a scovare pezzi unici ed esclusivi, il suo armadio ha un valore emotivo alto, e ne è soddisfatto. non ci sono cose che non usa, i colori sono classici, tenui con l'aggiunta di qualche flash, una spruzzata brillante di colore, che però non stona negli anni e non fa andare il capo "fuori moda". il nostro personaggio tratta la sua pelle e la cura del corpo con prodotti bio, non testati sugli animali, consapevole della scelta e informato. i glampers sono persone interessate al piccolo cinema ricercato e la musica è composta da rumori di sottofondo che si mescolano a suoni digitali, a volte elettronici ma altrettante volte rilassati. le discussioni e i discorsi tipici riguardano pensieri sul futuro, riguardano il nostro mondo e il rispetto verso esso. vi propongo alcuni brand che potrebbero essere i più seguiti dai glamper..

mi scuso se a volte troverete imprecisoni nella scrittura o ripetizioni, ma sono un pò stanca e ho scritto a getto per esprimere la mia idea... approfondirò al più presto e con termini più precisi, esempi, ecc.. il tutto. intanto sto leggendo il libro di Rampini. Lo consiglio a tutti perchè possono venir fuori suggerimenti interessanti, ed essendo di 300 pagine, diamoci da fare a finirlo entro martedì!
bisous
Sofia



Rad Hourani sperimenta forme e tessuti in un ottica di approccio sperimentale alla moda.
Nascono capi che possono essere indossati da tutti e in qualsiasi momento dell'anno: giorno e notte.
Rompe gli stereotipi e crea collezioni senza tempo: non c'è più stagionalità!
Presenta due linee: "Rad Hourani" e "Rad by Rad Hourani", che vende in selezionati negozi oppure online.
Le linee sono unisex!










Boessert/Schorn
Brand tedesco nato nel 2003.






Y-DRESS

2 in 1
convertible means multifunctional, transformable, modifiable. Less baggage, more options, it's a miracle for city nomads.




ce ne sono di creativi capaci ancora di stupirci e di "azzeccare" la nostra ricerca!

a presto....Sofi

venerdì 26 novembre 2010










  Sembra di ravanare nel vecchio baule della nonna, invece o'connel's e' un brand nato nel 1959, che produce esclusivamente in Inghilterra, USA e Canada i suoi capi ed accessori..
Anche se dal gusto "mercatino vintage" questi capi non sono di certo modesti nei prezzi, si va dai 2,300$ per il coat ai 200$ per le scarpe..

http://shop.oconnellsclothing.com/

Amanda S.















giovedì 25 novembre 2010






Roberta U.
Ci ho provato anche io.






Roberta U.

MICHA WALD REGISTA GLAMPING

vi riporto qui un'intervista di PIG MAGAZINE:
http://pigmag.com/it/2010/04/09/simon-konianski-incontro-con-il-regista-micha-wald/

se avete a casa VELVET n.44 luglio 2010 a pag. 84 c'è un'intervista su di lui!
any g.


Moloko, gruppo straordinario dal sound elettrizzante.
Trovo stupendo (al secondo 0.39) l'immagina di quell'uomo con la farfalla in mano che sembra cercare qualcosa tra le altre farfalle.

Etichetta perfetta per il nostro Glamper.



 Roberta U. (sotto suggerimento di Anita G. per quanto riguarda i Moloko)

L'officina della camomilla







"Aprimi la bocca e riempimila di terra"

Roberta U.

Small Black - "Kings of Animals"



Roberta U.

Oggetti di design per il nostro glamper?!


Hybrid" di François Bernard (Croisements), un progetto che pone la natura al centro del quotidiano, rompendo le barriere che dividono il design "indoor" da quello "outdoor".....
dalla Parigi Masion&Objet, la fiera francese dedicata al design





Muuto, Wood Lamp. Lampada da tavolo di legno.


 Droog Design, Rag Chair, design Tejo Remy. Poltrona fatta di abiti riciclati.
Lau

ALLESTIMENTO E ISTALLAZIONI

Abbandono l'idea del tramonto che è stucchevole,l'idea della tavola la tengo giocando di ironia. Inoltre
vorrei giocare con degli specchi che riflettono luci,materiali anche grezzi come il legno ma gestiti e tramutati in minimal con colori,come delle casse di legno che riprendono i colori della sfilata di  Prada con all'interno una luce che creano suggestione e nello stesso tempo nascondono almeno un proiettore,uno può anche rimanere in visto appoggiato sopra una delle cassette che dal quel tocco di tecnologico.
Ora nella mia testa non riesco a focalizzare se sia meglio tenere tutto scuro o lasciare che la luce entri almeno in parte. Considerate che se vogliamo usare dei proiettori una parte di buio è necessaria,mentre se vogliamo usare anche un supporto cartaceo la luce ci serve,perchè creare un sistema di illuminazione apposta viene sicuramente più difficile. Siccome soffro di horror vacui tenterò di limitarmi con gli elementi. Mi piace tutto. Cmq come prima cosa dobbiamo decidere una location cosi mi so gestire con lo spazio,le prese,i punti luce ecc..e soprattutto dobbiamo stabilire un badget perchè una minima ci costerà,siamo una ventina e credo che sui 10 euri a testa dovrebbero abbondantemente bastare. Credo che un fondo cassa di classe serva almeno tra stampe e resto non stiamo ogni volta a dividere i soldi.
Appena tiro insieme le idee vi mando qualche foto.
Any g.
E' da un pò di tempo che nel mondo della moda, almeno per chi non se ne interessa particolarmente, non si capisce più niente. Si tratta di moda? Arte? Design? Architettura? Ma non c'è niente da fare, stiamo andando sempre più verso a uno stile architettonicamente costruito, come se dopo anni di crisi volessimo costruire delle basi salde su cui camminare e star comodi.
Ed è così che immagino il nostro "intelletuale, dinamico e ricercato". O almeno la personificazione al femminile. Vi mostro alcuni esempi di scarpe che grazie ai materiali e alle forme rimandano a quello che può essere un contatto con la natura ma architettonico, la solita estraneazione cittadina verso qualcosa che ci faccia stare meglio.

Janneke-Verhoeven

Jil Sander

Madeleine Vintback

Maison Martin Margiela

Proenza Schouler

Benoit Méléard’s

Charles Anastase

Chau Har Lee
Roberta U.
Essendo le classiche batterie sono costose, dannose, difficili da smaltire, la designer cinese Daizi Zheng ha pensato di utilizzare gli enzimi come catalizzatori per generare energia dai carboidrati, attualmente gli zuccheri, come ad esempio quelli contenuti in una bevanda zuccherina. Una volta che la batteria si consuma, rimangono solo acqua e ossigeno. Le bio-batterie sono biodegradabili e durano quattro volte più a lungo di quelle al litio.
Quale telefono più adatto al nostro glamper?


 Sempre la designer Daizi Zheng è autrice del progetto Stereotype, che per invogliarci a introdurre nelle nostre diete-vite sregolate alimenti sani ce li presenta sottoforma di pastiglie, patatine fritte tipo Mc Donalds, sigarette. Utilizzando degli stereotipi riconoscibili per fare sentire le persone più empaticamente connesse con questi cibi.

Cibo-design oppure finger food d'autore come questo esempio di petit patisserie dello chef Gianni D'amato.

Piccoli peccati di gola che appagano le nostre voglie e snak veloci che fanno bene alla salute.













L.K.S.

polyvore è un mondo fantastico.




















Sofia