sabato 18 dicembre 2010

Anteprima Presentazione 14 Dicembre. Photo by Roberta Ungaro






Roberta U.

CLASH


      
                                                                                                                                   Erika L.

Un neologismo poco nuovo

ph. Roberta Ungaro

Ci abbiamo provato, anche se non era scritto sui muri a caratteri cubitali, ma in un minuscolo spazio su un minuscolo comunicato stampa, scritto in un minuscolo carattere 30 punti, qualcuno se l'è ricordato.
C'è chi dice sia un surrealista, chi un bocconiano fortunato, chi un ecosostenitore, chi la Mary Kate Olsen di turno, forse sì, forse no.
Zapedger, zapping+edgy+passenger, memorizzato?
Adesso cancellatelo.
Poco intuitivo, poco diretto, poco chiaro, forse illeggibile?
Di fatto sta che è diventato un clichè: l'uomo perfetto che viaggia, curiosa, studia, conosce, contamina, legge, scrive, crea.  E ama la natura.
Talmente tanto clichè che mi annoia, mi annoia il suo I-Pad che manco so come funziona, mi annoia il suo diario di viaggio troppo pieno, troppo veloce, mi annoia il suo difetto che non c'è.
Parliamo di target medio-alto, ma com'è scontato il target medio-alto, com'è scontato il volo mensile per Londra del target medio-alto, com'è scontato l'armadio del target medio-alto.
Aggiornato, ma controtendenza, controcorrente, e non sto parlando del suo armadio, sto palrando del suo portafogli. Che lavoro fa lo zapedger? Chi gli riempie il portafogli per mangiare fast food a 15 euro, chi gli compra il biglietto low cost per Londra che ormai non esiste più, a me chi lo compra l'abbonamento mensile del treno che da gennaio aumenta del 25 %?
C'è una crisi, una crisi sulla lingua di tutti tg, sulla penna di tutti i giornali, sulle pagine di tutti i libri, una crisi che guarda un pò ce la siamo dimenticata.
Questo clichè ci ha stufati, e non ce n'eravamo accorti.

Martedì 14 dicembre è stata la prima prova, la prova di zapedger.
Un connubio zoppicante che sta trovando la sua strada.
Forse avremmo bisogno di rimescolare le carte in tavola. (e le lettere nel paroliere)

Sara G.

venerdì 17 dicembre 2010

JAMAIS VU "ha presentato" ZAPEDEGER

ZAPEDGER SOUND DESIGN VIDEO

Ciao a tutti cari frequentatori di PLASTIC HORNS, sono qui per raccontarvi della presentazione tenutasi martedì scorso 14 dicembre in NABA (non la conosci ancora? Su sveglia….! È la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, quelli che fanno le cose più fighe, quelli che sono matti, quelli che si divertono  più di tutti nell’andare in uni…dai che ci conosci….”quelli che” e basta).


Come vi dicevo martedì 14 dicembre 2010, il team di JAMAIS VU_fashion display studio ha tenuto la presentazione di ZAPEDGER, questa nuova e mirabolante tendenza che deriva direttamente dal mondo glamping (glamour + camping).

Come dici scusa? Vuoi sapere come si pronuncia ZAPEDGER? Beh che problema c’è … ognuno lo pronuncerà a suo modo …del resto il mondo è bello perché è vario…tutti pronunciano glamping allo stesso modo? Non credo proprio…non ti dico cosa succede quando le commesse di profumeria delle valla bergamasche affrontano nomi come hermes o lanvin o (addirittura raggiungendo livelli top) givenchy J




Chiusa la parentesi sulla pronuncia di ZAPEDGER vado a raccontarvi un po’ di cosa si tratta. Questa volta in modo serio dai….altrimenti ci prendete per dei buoni a nulla.

ZAPEDGER è un neologismo identificativo di una tendenza contraddistinta dagli elementi  ZAPPING, EDGY e PASSENGER (la difficoltà di comprensione di questa frase è perfetta per illudervi che facciamo cose serie) . Elementi che descrivono a pieno la personalità ed il mondo di questo individuo.

Lo ZAPPING è l'entusiasmo, la voglia, la frenesia del viaggiare, conoscere, curiosare, imparare, è il dinamismo fisico ed intellettuale che caratterizza il nostro personaggio.  E’ il tipo che sta sdraiato sul letto e con un iPad legge un giornale, con il Mac sta su facebook, con un iPhone video chiama e con un iPod ascolta musica (Apple addice? Noooo….è solo un esmpio).
Il concetto di EDGY si rivolge alla sfera moda, è il nuovo glamour, il nuovo cool che detta moda, ma sfida la società sul filo del rasoio (cutting edge). Sono quelli che vanno in giro con l’aria del fregarsene di quanto sono sfatti nel vestire, ma che in realtà sanno e stanno dettando moda. Quelli che quando li vedi pensi “ma come vai in giro?” … ma dopo tre passi ti rigiri a guardarli.
Infine PASSENGER è inteso  come viaggiatore, come trumper curioso di conoscere, cercare ed assorbire perchè "raccoglie" ed assimila da ogni cultura, esperienza o viaggio, risultandone tanto contaminato quanto contaminatore.  Ovvero colui che ha la casa piena delle più diverse cianfrusaglie raccolte in giro per il mondo e che espone come  trofei di caccia.




Durante la mattinata del 14, presso l’aula 41 del campus NABA, il mondo ZAPEDGER è stato descritto attraverso un allestimento super (pensato da quei mostricciatoli di Anita e Valentina) costituito da elementi di design, di arte, di architettura, di moda, di musica, di cinema, di cibo, di lifestyle,  coordinati in modo tale da creare un’atmosfera completa  a supporto di ZAPEDGER.

In merito a tale allestimento trovate infatti prima di questo post una serie di immagini relative all’organizzazione dell’evento fatte dalla nostra Robi….che penserà anche a postarvi le immagini relative alla presentazione stessa (almeno vi facciamo vedere che qualcuno è venuto se no non ci credete).

Cosa dire di più? La presentazione è andata molto bene….le persone che sono intervenute sono rimaste tutte colpite…certo c’è sempre qualcosina da sistemare (QUALCOSINA? Due ore di revisione massacro le chiami QUALCOSINA?) per rendere il tutto ancora più perfetto. E speriamo che il gruppo continuerà a lavorare su questa linea e con questo entusiasmo per raggiungere risultati sempre più migliori.

Grazie quindi a tutti coloro che sono passati a trovarci…grazie per le trecento volte in cui gli amici vari ci hanno detto “venendo in qua non ci saremmo mai aspettati una cosa del genere” (fiducia alle stelle proprio…J)…grazie a chi ci ha supportato per realizzare il tutto.


Dopo questo post vi rimando come già detto alle immagini dell’allestimento fatte da Robi, ad una “visione” personale della giornata di un membro di JAMAIS VU ed alle interviste a caldo raccolte dalla nostra Sofia.