giovedì 25 novembre 2010

E' da un pò di tempo che nel mondo della moda, almeno per chi non se ne interessa particolarmente, non si capisce più niente. Si tratta di moda? Arte? Design? Architettura? Ma non c'è niente da fare, stiamo andando sempre più verso a uno stile architettonicamente costruito, come se dopo anni di crisi volessimo costruire delle basi salde su cui camminare e star comodi.
Ed è così che immagino il nostro "intelletuale, dinamico e ricercato". O almeno la personificazione al femminile. Vi mostro alcuni esempi di scarpe che grazie ai materiali e alle forme rimandano a quello che può essere un contatto con la natura ma architettonico, la solita estraneazione cittadina verso qualcosa che ci faccia stare meglio.

Janneke-Verhoeven

Jil Sander

Madeleine Vintback

Maison Martin Margiela

Proenza Schouler

Benoit Méléard’s

Charles Anastase

Chau Har Lee
Roberta U.

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