giovedì 6 gennaio 2011

architetture fantascientifiche

A primo impatto pensi siano modellini realizzati con i lego, ma poi ti accorgi che è tutto vero.
Giochi di volumi, di pieni e vuoti, incastri, trasparenze.
I palazzi perdono matericità diventando sculture fantascientifiche.

Da diversi anni a questa parte l’architettura danese dà costantemente prova d’eccellenza in termini di sostenibilità ambientale, sviluppo tecnologico e ricerca formale, con la ricerca di tecnologie per il risparmio energetico e la produzione di energia da fonti rinnovabili come vento e sole.
Il lavoro puntuale, coscienzioso e avanguardistico di studi come 3XN (Århus), BIG (Copenhagen) o Henning Larsen Architects (Copenhagen), solo per citarne alcuni, fa oggi Copenhegen,  un punto di riferimento internazionale nell’ambito della progettazione.
Ma come integrare queste tecnologie nell’ambiente urbano e che forma dare alla nuova architettura che ne deriva?
Un’officina a cielo aperto nella quale progettisti, urbanisti, investitori, politici e opinione pubblica hanno esplorato il potenziale della città, con determinazione, coraggio, e con la curiosità di sperimentare strategie insolite. E’ subentrato un design specifico che fa leva sulle esigenze tecniche, ma prende ispirazione da certe forme futuristiche intraviste in qualche film di fantascienza, per dar vita a nuove frontiere inesplorate e assolutamente entusiasmanti.
Come risultato la capitale è cambiata radicalmente - non solo nella sua architettura, ma anche nel modo di utilizzare e vivere in città.
                                       

                                    
VM House, BIG and JDS architects
 Le "Vm Houses", realizzate dagli architetti BIG+JDS=PLOT, sono due blocchi residenziali, si presentano volumetricamente come due lettere, appunto V e M. Trasparenza e privacy sono due elementi che riescono a convivere in questo edificio. La VM offre più di 80 differenti tipi di appartamenti, che sono programmaticamente flessibili e aperti ai bisogni indivudiali della vita moderna, un mosaico di diversi modi di vivere.


Sky village, MVRVD archittects
La ricerca di una maggiore ecoefficienza energetica si concretizza nella realizzazione di grattacieli "verdi", pensati per diventare delle vere e proprie città sviluppate in verticale che accolgono al loro interno abitazioni, uffici, hotel e diverse altre destinazioni d'uso.
Lo Sky Village progettato dallo studio MVRVD  per la città di Copenhagen, la cui innovazione sta nel fatto di essere un sistema prefabbricato completamente smontabile, che può essere replicato e adattato a diverse realtà territoriali.
Basato su una griglia flessibile di scatole o pixel di 7,8x7,8 m., queste possono ospitare piccoli alloggi o uffici oppure possono essere unite per accogliere ambienti di maggiori metrature, lasciando lo spazio a terra a disposizione per una piazza ed un parco pubblico.L'edificio, che impiega il 40% di cemento armato riciclato nelle fondazioni, è dotato di un sistema di recupero delle acque grigie, oltre che di diversi sistemi di produzione di energia rinnovabile per il confort degli ambienti interni.

                                       
                                       
Mountain, Bjark Ingels
Progetto guidato da Bjarke Ingels, composto dagli studi BIG e JDS, entrambi celebri per le loro visionarie proposte architettoniche, ha immaginato di posizionare il blocco delle residenze su quello dei parcheggi, facendo in modo che quest’ultimo diventasse il basamento, per distribuire tutte le abitazioni al livello più alto del complesso, esponendole così alla migliore fruizione di aria, luce e visione del paesaggio.
Scaturisce così la configurazione di una montagna.
Lungo il pendio invece si ergono le villette, 80 abitazioni ad un solo livello, composte da coperture verdi, terrazze in legno per non tralasciare l’aspetto verde della città.

                                       
LM project, Steven Holl  architect
Il progetto prevede la realizzazione di due edifici a torre sull’estrema punta del porto di Copenhagen, collegati da una passerella pedonale a m 65 dalla superficie del mare.
Il progetto è il risultato di una combinazione perfetta di estetica e funzionalità che imprimerà una svolta urbanistica alla città di Copenhagen, rendendola più moderna e più spettacolare. Inoltre, secondo la politica danese circa la sostenibilità, prevede l’impiego di pannelli fotovoltaici ad alto potenziale e turbine eoliche che forniranno l’energia necessaria all’intero complesso.


                                    
                                     
Tietgen,  Lundgaard & Tranberg architects
Il dormitorio studentesco di Tietgen si trova a Copenhagen e con la sua insolita forma a ciambella offre una diversa idea di coabitazione.Il buco al centro (da ciambella perfettamente rispettabile) ospita un gran cortile nel quale si affacciano volumi cubici differenti che ospitano gli ambienti pubblici, mentre i locali privati proteggono la privacy rivolgendosi verso l’esterno.

The Harbour Isle, Lundgaard & Tranberg architects
Palazzo costruito sul porto di Copenhegen, con vista sul mare da cartolina. La costruzione presenta un’alternanza di trasparenze e stucco bianco, giocando inoltre sugli incastri, sulle sporgenze, sui pieni e sui vuoti, dando però ad ogni appartamento una perfetta illuminazione.




                                                                                                                                      Erika L.





1 commento:

  1. Great post,Salut!!

    Happy MMXI!!

    Frank, Barcelona

    http://balapertotarreu.blogspot.com

    RispondiElimina