domenica 28 novembre 2010

Bohèmien o Radical chic?

Da quando abbiamo intrapreso il discorso dei Glamping sono emerse dai nostri immaginari diverse definizioni e diverse linee di pensiero, a volte parole opposte e contrastanti, a volte coerenti e non. Tra tutte le definizioni ascoltate, le più quotate sono "Radical Chic" e "Boèmien". C'è chi trova la prima di queste dispregiativa, chi ne fa un dato di fatto, chi la crede ovvia e chi troppo scontata.  La seconda suscita sempre grande fascino e interesse. La domanda che mi sono posta è: perchè?
Parlo da persona che spesso odia dare una vera e propria definizione, o meglio, non capisce le attribuzioni negative o positive. Le cose sono così come sono. Poi in base al contesto in cui ci troviamo è giusto definirle più che altro "giuste" o "sbagliate" ... o meglio, "appropriate" o non "appropriate".

Dato che la curiosità è una brutta ed eccentrica canaglia, mi sono interessata alla questione, prima tra me e me provando a dare una definizione ai due personaggi in questione, poi ricercando un pò tra il web.
Quello che ne è venuto fuori è questo.

Radical chic è un'espressione che deriva dall'inglese per definire gli appartenenti alla ricca borghesia che, al fine di seguire la moda del momento, per esibizionismo o per inconfessati interessi personali, ostentano idee anticonformistiche e tendenze politiche fortemente radicali, generalmente avulse o diametralmente opposte ai valori culturali e sociali del ceto di appartenenza. In poche parole è il contrario del termine snob. Nell'immaginario popolare tale gruppo si identifica anche per l'esibizione di culutra "alta", per la curata trasandatezza nel vestire e, talora, anche per la ricercatezza in ambito gastonomico e turistico. In genere è una forma di ipocrisia socio-economica, dove si "predica bene e si razzola male". In Francia questi "personaggi" vengono definiti "Bourgeois-bohème".

Invece, il termine Bohème è associato con vari artisti e comunità accademiche. Il Dizionario dell'American College definisce il Bohème come "una persona con tendenze artistiche e/o letterate che vive e attua senza riguardo per le convenzioni e regole sociali, né, tanto meno, verso l'onestà personale" . I Bohème attuano uno stile di vita che non fa preoccupare loro del domani, permette il perseguimento della musica, del colore e delle relazioni intrapersonali senza l'ausilio del denaro che odiano. Amano il vagabondaggio e la povertà dai beni materiali. Si autodefiniscono anime libere perché non rispecchiano i canoni sociali, le leggi dettate dall'uomo, da suo pudore e dalla sua coscienza. Vivono con vestiti semplici e simili a quelli della cultura hippie anche se influenzati da una cultura gitana e di vagabondaggio. Opinione comune, tra gli stessi ambiti bohemienne, è che loro i bohéme amavano la bellezza, l'amore, e scrivevano di quello, in una società che viveva l'epoca più cruda e cruenta della storia dell'umanità. Loro provano a distaccarsi dalla guerra e dalle armi, dall'odio, e dalla correttezza religiosa per riscoprire il bello di questo mondo, l'amore che può legare due persone, anche al di fuori del matrimonio, e la bellezza che può esistere in ogni cosa.

Ho sottolineato i punti che tengo a precisare, anche per mia ignoranza. Sono del parere che spesso ci sia un pò di confusione quando si parla di queste due tematiche.

Lo scrittore inglese Murger,  nella sua opera "La vie Bohème" descrisse tre tipi di bohèmian:
1. Gli artisti amatoriali che non cercano la pubblicità ma credono che essa arriverà per loro. Sono poveri e spesso muoiono per questa condizione. Ovvero i "Sognatori Sconosciuti".
2. I borghesi che decidono di diventare Bohème per il divertimento di farlo. Spesso si annoiano e tornano ad essere borghesi. Ovveri gli "Amatori".
3. I bohème giusti al successo e grazie a questo sono divenuti ricchi. Nonostante ciò essi rinunciano a tutto pur di poter continuare a vivere nella loro frugalità e nel loro stile di vita stravagante. Ovvero i "Bohèmian Ufficiali Famosi"

Detto questo, facendo questo tipo di ricerca, consiglierei (a me stessa compresa) la visione del film del 1992 "La bohème" di Aki Kaurismaki (ispirato allo scritto di Giacomo Puccini). Personalmente non ho ancora goduto della visione ma penso che potrebbe essere interessante più che altro per incominciare a capire la vera origine di questa definizione prima di riempirsi mente e cuore di cose che non abbiamo vissuto. A mio parere solo dopo una giusta informazione possiamo partire anche per rivoluzionare la definizione stessa, così da renderla più...come si dice oggi? Attuale?

Per quanto riguarda i Radical Chic credo che sia un vero campo minato.
Sarebbe interessante aprire una discussione a riguardo, così per capire come la pensiamo e su cosa soffermarmi veramente. Non è che detto che i due termini non si possano fondere tra di loro per creare una vera e propria nuova tendenza.

Aspetto risposte da voi :)

Non può mancare la mia parte, ovviamente.
Ho trovato questi scatti realizzati da Steven Meisel per Fashion Rocks del 2008 per Dhani Harrison che posa ricordando il padre George, celebre leader dei Beatles. Gli scatti sono stati realizzati insieme alla top model Sasha Pivovarova che indossa capi luxe-bohemien.

Quindi in questo caso secondo voi la giuste definizione quale sarebbe? Bohèmien o Radical chic?









Roberta U.

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